Fino pochi anni fa era semplice definire chi fosse un Libero Professionista.
Era una persona competente nel proprio settore.
Architetto, medico, commercialista, geometra, odontotecnico, avvocato.
La competenza, mix tra istruzione ed esperienza, distingueva i mediocri da quelli bravi.
Eh, bei tempi. Anche per i clienti.
Bastava chiedere a qualche conoscente e lui ti indicava le varie categorie: "Lui è il migliore, ma costa... se invece vuoi uno discreto ma economico...".
Che meraviglia era il passaparola, soprattutto nei piccoli paesi.
Poi è successo qualcosa. Una sorta di scossa tellurica. Non sempre quello "famoso" o "costoso" era anche il più bravo. Andavi dal commercialista rinomato che ti faceva pagare una follia per poi farti seguire da un inesperto apprendista.
O al contrario scoprivi che quel giovane geometra era molto più bravo dell'architetto costosissimo ma anche antipatico.
Insomma, oggi c'è un sano caos nella libera professione, che alcuni stanno subendo passivamente ed altri stanno vivendo come una rendita, purtroppo (o per fortuna) destinata a finire.
Il vero problema consiste nel comprendere cosa è oggi un Libero Professionista.
Dal mio punto di vista è da equipararsi ad un imprenditore, con tutto ciò che ne consegue.
Vediamolo nei dettagli:
1. La competenza non può più essere solo "specialistica" ma deve comprendere anche quella marketing e commerciale.
E' finita l'epoca del "se il cliente mi vuole mi contatta". Devi essere tu a trasmettere la tua diversità, la tua competenza, il tuo punto di forza. Questo può essere fatto con un blog, con seminari, con newsletters. Ma va fatto. Sia che tu stia vivendo di rendita (passaparola) sia che tu sia alle prime armi.
2. Le competenze relazionali diventeranno indispensabili.
Devi lavorare sulla tua personalità e sul tuo carattere (sono due cose differenti). La tua indole non va cambiata, ma su tutto il resto si può migliorare. Per fare un esempio, non puoi modificare la tua indole aggressiva, ma puoi trasformarla in determinazione. Non puoi diventare estroverso se sei introverso, ma puoi trasformare questa caratteristica in capacità di ascolto. Ogni indole va salvaguardata, ma si può lavorare sul proprio carattere e sulla propria personalità.
3. Devi saper gestire i conti.
La pianificazione finanziaria è indispensabile per gestire al meglio la propria attività senza viverla passivamente. Conosci il tuo punto di pareggio o la giusta tariffa da applicare al mercato? Anche se sei un dentista o un notaio devi conoscere le basi fondamentali della gestione finanziaria della tua attività.
4. Lavora sulla tua specifica identità.
In termini più raffinati, sul tuo brand personale. Cosa ti distingue dagli altri? In cosa sei il migliore? Perchè dovrei scegliere te (a parità di prezzo) e non un tuo collega? In quale settore specifico sei più competente? Perché vali 100 Euro in più degli altri? Perché dovrei affidarmi a te e non al più "noto"?
Ora, io lo so che potrebbero sembrare consigli semplici, ma.
MA...
Perché solo il 15%, esagero... il 20% dei liberi professionisti applica questi concetti?
La risposta è semplice: si ritiene di star già facendo tutto questo, mentre invece non si sta applicando assolutamente nulla, o solo una piccola parte. O, peggio, si ritiene che tutto questo sia inutile.
Ora, mettendo da parte orgoglio, frustrazione, rabbia... prova a pensare a come ti comporti quando sei tu un cliente.
Non vorresti trovare le stesse cose che il mercato ti richiede?
Allora, comincia da questo primo passo:
Descriviti come Professionista del Futuro. Cosa dovresti essere o su cosa dovresti migliorare per essere eccellente in tutti e 4 i punti che ho descritto prima?
Questa sarà la base da cui partire per raggiungere l'eccellenza che i tuoi clienti o potenziali clienti stanno ricercando nel tuo settore.
E un domani mi ringrazierai per averti dato questo piccolo consiglio.
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